I triterpenoidi, come l’acido ganoderico, e i polisaccaridi, tra cui β-D-glucani, α-D-glucani e α-D-mannani, sono i principali metaboliti secondari del fungo medicinale Ganoderma lucidum . Ci sono prove degli effetti dell’acido ganoderico nelle neoplasie ematologiche, i cui meccanismi coinvolgono la stimolazione della risposta immunitaria, la differenziazione macrofagica, l’attivazione del pathway MAP-K, un’azione citotossica dipendente da IL3, l’induzione dell’autofagia citoprotettiva e l’induzione dell’apoptosi. Infatti, questo composto è stato testato in ventisei diversi tipi di cellule tumorali umane e ha mostrato un’attività antiproliferativa, specialmente nelle linee di leucemia, linfoma e mieloma. Inoltre, la ricerca ha chiarito la capacità delle molecole di Ganoderma lucidum di indurre danni mitocondriali nelle cellule della leucemia promielocitica acuta, senza effetti citotossici nelle normali cellule mononucleari. È stato anche dimostrato che i lipidi attivi estratti dalle spore di questo fungo inducono apoptosi mediata dalla downregulation di P-Akt e dalla upregulation delle caspasi-3, -8 e -9. Tra gli studi in vivo, uno studio su topi BALB/c iniettati con cellule leucemiche WEHI-3 ha suggerito che il trattamento con Ganoderma lucidum promuove la differenziazione dei precursori delle cellule T e B, la fagocitosi da parte delle PBMC e l’attività delle cellule NK. La nostra revisione presenta dati che rivelano la possibilità di impiegare Ganoderma lucidum nelle neoplasie ematologiche e di incorporarlo nella pratica clinica, studio completo nel link: https://www.mdpi.com/2077-0383/13/4/1153


